Cosa serve per portare il tuo film in un festival di livello mondiale? Questa è la domanda posta con gioiosa irriverenza da 'The Woman in the Septic Tank', proiettato alla Berlinale 2012 recentemente conclusa, uno dei festival più importanti del mondo. Questa esilarante satira del cinema d'arte internazionale trova due aspiranti autori seduti in un caffè di Manila, gelosamente riguardo alle foto di Facebook di un rivale scattate al festival del cinema di Venezia. Promettono di ideare il film definitivo per vincere il pubblico e i premi del festival: una madre single di cinque figli che soffre nei bassifondi è costretta a vendere suo figlio a un ricco pedofilo. Ma come 'The Producers' (1968) di Mel Brooks, il progetto sfugge di mano, e prima che ce ne accorgiamo stiamo guardando una versione musicale con il pedofilo che canta 'È questo il ragazzo / che mi porterà infinite ore di la gioia?' È una delle tante deliziose deviazioni intraprese da questi registi che cercano la strada verso la gloria della casa d'arte.